La religione è ancora depositaria dei valori ultimi, costituisce ancora un punto di riferimento importante, quasi una sorta di luogo ideale e originario della memoria individuale e storica dei soggetti

(Franco Garelli, sociologo)

 

Il mondo dei giovani è molto vario, molto colorato, popolato da presenze non facilmente semplificabili in uno schema, anche se con alcune caratteristiche generali. Per esempio, la giovinezza è un periodo della vita che tende ad allungarsi. L’inchiesta nazionale Iard la colloca tra i 15 e i 34 anni. Diventano giovani presto e non se ne vanno più, o meglio, non li lasciamo diventare adulti prima. Hanno una domanda religiosa che da più di vent’anni è pressoché costante se non in crescita.

Assistiamo a una sorta di contraddizione: gli adulti hanno meno domande religiose dei giovani e forse frequentano di più la comunità cristiana, i giovani hanno più domande religiose e frequentano di meno, perché forse non si sentono interpretati nella loro ricerca. Noi abbiamo avuto le risposte senza farci le domande, loro hanno domande e non trovano riposte.

(Domenico Segalini, vescovo)

 

È proprio della condizione umana e, in particolar modo, della gioventù, cercare l’Assoluto, il senso e la pienezza dell’esistenza. Cari giovani, nulla vi accontenti che stia al di sotto dei più alti ideali! Non lasciatevi scoraggiare da coloro che, delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi e più autentici del loro cuore. Avete ragione di non rassegnarvi a divertimenti insipidi, a mode passeggere ed a progetti riduttivi. Se conservate grandi desideri per il Signore, saprete evitare la mediocrità e il conformismo, così diffusi nella nostra società.

(Giovanni Paolo II, Papa)